Skip to main content
Cane al guinzaglio, la camminata. una questione di leadership assertiva.

Perchè il cane tira al guinzaglio? Una questione di leadership assertiva.

Perché il cane tira al guinzaglio? Sento dire spesso “il mio cane tira al guinzaglio poiché vuole comandare”, o “il mio cane tira sempre al guinzaglio“.

Partiamo quindi con la gestione delle risorse e poi costruiamo insieme i vari esercizi per risolvere il problema del cane che tira al guinzaglio.

Imparerai a costruire una camminata serena e tranquilla dove il cane non tira al guinzaglio e sta con piacere al tuo fianco!

Come evitare che il cane tiri al guinzaglio.

In questo articolo ci inoltriamo su un argomento difficile e che porta a molte critiche e controversie tra le diverse scuole di pensiero: i rimedi efficaci per il cane che tira al guinzaglio.

Scopriremo come utilizzare la gestione delle risorse, dove per risorse, in questo caso, mi riferisco a tutto ciò che interessa il cane e che come essere intelligente e senziente se ne vuole appropriare.

Perchè il cane tira al guinzaglio?

  • Il cane tira al guinzaglio perché è curioso di esplorare….
  • il cane tira al guinzaglio poiché sta facendo qualcosa di innaturale con un’attrezzatura ancora meno prevista dal codice genetico (guinzaglio e pettorina/collare)…..
  • il cane tira al guinzaglio poiché la sua attivazione psico-fisica non è adeguata nel corso della giornata e quindi da tutto in quella breve (per il cane) passeggiata…..
  • il cane tira al guinzaglio perché stressato dagli stimoli esterni…..
  • il cane tira al guinzaglio perché la passeggiata è noiosa e il conduttore non pianifica l’uscita con attività ludico ed educative soddisfacenti……
  • il cane tira al guinzaglio poiché la cadenza del suo passo è più veloce di quella della persona che lo porta a spasso….
  • il cane tira al guinzaglio poiché spesso non ha un conduttore che lo “guida” correttamente!
disegno cani al guinzaglio

Il cane tira al guinzaglio: “Dimmi come gestisci le risorse e ti dirò chi sei”.

“Dimmi come gestisci le risorse e ti dirò chi sei” …….disse il cane al suo conduttore.

Secondo la mia opinione il conduttore che ha una buona gestione delle risorse è già al 50% del lavoro e il resto verrà con facilità: insegnare al proprio cane al guinzaglio una posizione specifica vicino a noi in passeggiata non è così difficile!

Il cane tira al guinzaglio quando vede altri cani.

Mi sto riferendo a tutti quelli stimoli che il binomio incontra tutti i giorni: cibo, persone, cani, altri animali ma anche mi riferisco ad odori interessanti, marcature con pipì, uso degli spazi (divano, letto, ecc.).

Da una parte abbiamo i perbenisti che farebbero fare al proprio cane qualsiasi cosa e in ogni momento giustificandosi che il cane deve esprimere la propria natura. E’ l’equivalente dei genitori di figli che per esprimersi possono dipingere sui muri interni della casa…gli stessi figli che poi troviamo nelle pagine di cronaca nera  perchè reticenti alle regole.

Dall’altra parte abbiamo i conduttori “militari” dove il cane compie ogni azione solo su comando. E’ l’equivalente dei genitori autoritari che non lasciano nessuno spazio ai figli che si ritrovano già in giovane età in psicoterapia o in alternativa “sbroccano” tutto in una volta con degli atti negativi eclatanti.

donna scrive con il diario di bordo del cane al guinzaglio

Conduzione cane al guinzaglio: il diario di bordo.

Alla base di una buona educazione del cane al guinzaglio, c’è una buona gestione delle risorse.

Molto utile sarebbe compilare “il diario di bordo del cane al guinzaglio”  (un quadernino o piccola agenda) dove mi segno nel corso della giornata chi gestisce cosa. Ecco un esempio:

tabella incontri con altri cani

In questa giornata sfortunata di Mario, il suo cane Attila ha gestito 35 situazioni mentre mentre Mario è rimasto a zero. Direi un punteggio Rugbistico, mi ricorda come gli “All Blacks” hanno umiliato diverse nazionali in questi anni.

Cane ingestibile al guinzaglio?

Cosa è successo realmente al cane al guinzaglio? Ti racconto la giornata di Mario e Attila.

Sono le 6.30 di mattina e la sveglia in casa Rossi deve ancora suonare quando Attila decide che è il momento in cui tutta la famiglia si deve svegliare: sale le scale e balza sul letto di Mario svegliando lui e la moglie che si alzano immediatamente (ha deciso Attila quindi già alle 6.30 il cane si porta in vantaggio…..Attila 1 e Mario 0).

Poi il cane va in cucina e abbaia verso la ciotola provocando la reazione immediata di Mario che estrae la ciotola, la riempie di crocchette e sta per appoggiarla a terra quando Attila si scaraventa verso il pasto rovesciandolo in tutto il pavimento della cucina.

Attila 3 e Mario 0, sì perchè in questo caso Attila ha gestito il momento del pasto decidendo non solo quando ma come mangiare……rubando praticamente il cibo che era nella ciotola ma ancora in mano al povero Mario.

Dopo il pasto è il momento dei bisogni della mattina: essendo in appartamento escono e vanno in un parco vicino a casa con Attila che tira il guinzaglio decidendo la direzione e poi decidendo di fermarsi in 3 posti diversi. Altri 4 punti per Attila!

Finito i bisogni arriva Pippo, un amico di Attila: quest’ultimo appena vede il compagno di giochi, trascina Mario per 10 metri fino al tanto sospirato incontro. Altro punto per Attila!

I cani giocano per mezz’ora e poi Mario chiama il suo cane che ovviamente preferisce continuare a rimanere nel parco a giocare, quindi sta gestendo lo spazio, il tempo e anche l’attività da fare.

Aggiungiamo quindi un’altra pesante crocetta ad Attila. 

Finalmente si rientra a casa ma nel tragitto il binomio incontra Andrea Verdi, amico d’infanzia di Mario e anche vicino di casa. Ovviamente chi sarà il primo a salutare l’amico Andrea? Risposta ovvia, è Attila che precede di 2 metri il suo conduttore e gioiosamente salta addosso ad Andrea.

Andrea rappresenta una risorsa di tipo sociale, quindi aumentiamo i punti di Attila.

Stremato Mario torna a casa insieme al suo “amato” cane e decide, essendo in pensione, di rilassarsi leggendo il giornale. Si siede sul divano e dopo aver letto le  prime 3 righe arriva a tutta velocità Attila  con una pallina in bocca …salta sul divano, accartoccia il giornale e gli sputa la pallina piena di bava sulla “tuta da casa” del “papà”. Questi prende la pallina e inizia a giocare.

In questa situazione faccio anche fatica a contare i punti a favore di Attila. Dammi una mano e rileggi le ultime righe, quanti punti assegneresti ad Attila? Pensa sempre alla domanda: chi sta gestendo la risorsa….qui di risorse in palio ce ne è tante!

Sono solo le 10 di mattina, la giornata è lunga. 

Suona il campanello, è Maria Bianchi che come ogni mattina va a casa di Mario per aiutarlo nelle faccende domestiche. Il padrone di casa, ovvero Attila, si fionda alla porta davanti a Mario, quest’ultimo apre e Attila esce fiondandosi giù dalle scale rischiando di lussarsi l’anca e rischiando di far ruzzolare giù dalle scale Maria. 

Continua tu a contare i punti a favore di Attila.

Dopo un’altra passeggiata di 1 ora,arriva il momento del pranzo a tavola e Attila si siede vicino a Mario e inizia a guardarlo per avere un pezzetto di gustosa bistecca…Mario fa finta di niente e allora Attila inizia a dare dei colpetti con il muso. Mario cede e gli da del cibo.

Dopo il pranzo, da buon pensionato, Mario decide di fare un riposino e si butta nel divano: dopo 5 minuti però sente un rumore sospetto…è Attila che gratta la porta per uscire. Ovviamente si esce e si sta fuori per un’altra ora dove si ripetono tutti i rituali vissuti al mattino: Attila tira verso gli altri cani, le persone, decide dove marcare ed esplorare, ecc.

E avanti così fino a sera con il risultato che Mario è distrutto e rimpiange i tempi passati in cui andava a lavorare (meno faticoso) e Attila è ancora bello carico e corre avanti e indietro per il corridoio di casa proponendo vari giochi e attività allo stremato Mario.

Sì perchè quando un cane propone così tanto, mantiene livelli alti di serotonina e adrenalina che gli permettono di andare avanti ad oltranza. Il cane come il bambino ha bisogno di tempi di attivazione e tempi di riposo. Per questo motivo Mario avrebbe dovuto imporre anche ad Attila dei momenti di rilassamento. Il “relax” che vedremo tra poco diventa indispensabile!

La conduzione del cane al guinzaglio.

Vediamo ora come gestire la conduzione del cane al guinzaglio in alcune situazioni partendo da una premessa: non ti chiedo di far giocare, annusare, interagire, correre e passeggiare meno il cane ma anzi ti chiedo di farlo più spesso canalizzando però le azioni del cane e prevedendo dei momenti in cui il cane può esprimere totalmente la sua natura.

Comando  al cane: Vai saluta" allungando la mano

Comando con il cane al guinzaglio: “vai saluta”.

Quante volte ci è capitato di vedere questa immagine imbarazzante dove 2 cani che s’incontrano per strada, un cane al guinzaglio tira verso l’altro, proprietari strattonare il cane al guinzaglio provocando uno strappo muscolare o trascinando a terra il conduttore. Al di là degli effetti fisici collaterali che potrebbero anche includere una morsicatura di uno o entrambi i quadrupedi, la parte che mi preoccupa è la gestione delle risorse.

Il cane tira al guinzaglio quando vede altri cani.

Qui sono i cani a decidere l’interazione sociale mentre dovremo essere noi a decidere le modalità.

Innanzitutto non è corretto fermarsi e fare interagire il nostro cane ad ogni incontro, altrimenti gli creiamo un’abitudine che è difficile da togliere. Personalmente mi fermo e faccio interagire il mio cane con altri cani o persone solo 1-2 volte su 5 incontri.

Vediamo come impostare l’esercizio perchè il cane non tiri al guinzaglio quando vede altri cani:

  1. Vedo a distanza un cane al guinzaglio e chiedo l’attenzione del mio cane.
  2. Decido se fermarmi oppure tirar dritto.
  3. Se mi fermo, prevedo una distanza di 3 metri dall’altro cane o da una persona.
  4. Do il comando di seduto al mio fianco (il cane non deve essere avanti rispetto a noi altrimenti sta già gestendo l’interazione con l’altro individuo).
  5. Dico ” Vai saluta” allungando la mano e quasi anticipando il cane, mi muovo verso l’altro cane o persona (il guinzaglio non dovrebbe andare in trazione). Se decido di liberarlo faccio lo stesso esercizio sganciando il guinzaglio.
Comando da dire al cane al guinzaglio: vai annusa pipi.

Comando con il cane al guinzaglio: “vai annusa” (pipì).

Partiamo da un presupposto: il cane ha bisogno di evacuare solo 3-4 volte al giorno, il resto sono marcature del territorio ovvero il tuo cane dice agli altri cani “oggi io sono passato qui!”

Importante è rispettare i bisogni fisiologici del nostro cane stabilendo l’evacuazione ogni 4 ore e altrettanto importante gestire le marcature e l’attività olfattiva esplorativa. Sì perchè il cane adora e deve esplorare gli ambienti.

Pipì e pupù: il cane diventa ingestibile al guinzaglio.

Come facciamo ad impedire al cane di far pipì e pupù ovunque e allo stesso temo regolamentare e aumentare l’attività esplorativa dando la possibilità ogni tanto di marcare il territorio?

2 cani s'incontrano per strada tirano l'uno verso l'altro.

Come insegnare al cane ad andare al guinzaglio.

Vediamo come come insegnare al cane ad andare al guinzaglio e ad aumentare l’attività esplorativa e a limitare il marcare del territorio.

  1. Sono in passeggiata con il cane al guinzaglio e il cane tira al guinzaglio verso un cespuglio; tiro dritto in quanto devo decidere io il luogo e il momento.
  2. Mi fermo a 3 metri da un’altro cespuglio o zona verde, con io e il cane al guinzaglio che guardiamo l’area dell’esplorazione e/o pipì.
  3. Do il comando “seduto” e allungo il guinzaglio alla misura massima con il cane al guinzaglio che mantiene la posizione di seduto.
  4. Se il cane è tranquillo do il comando”Vai annusa” (più elegante di pipì) e sempre allungando la mano e con il guinzaglio che non va in trazione mi avvio verso la zona interessata.
  5. Tengo il cane al guinzaglio (guinzaglio morbido) e, in questo caso, seguo io il cane che potrà marcare e annusare l’area a suo piacimento (l’alternativa è liberarlo in luoghi sicuri).
  6. Quando il cane al guinzaglio è appagato, lo richiamo, accorcio il guinzaglio e riprendo la mia passeggiata che prevede altre soste di questo tipo.
insegnare il relax con cane al guinzaglio

Esercizio con il cane al guinzaglio: “il relax”.

Come accennato all’inizio dell’articolo abbiamo il dovere di dare delle pause al nostro cane che gli permettano di riprendere energie psico-fisiche e di calmarsi.

Attenzione per poter fare questo esercizio è necessario prevedere durante la giornata diversi momenti di attività che riguardino sia la parte motoria che quella intellettiva.

Un esempio: torniamo dal lavoro stanchi mentre il nostro cane è bello carico e non vede l’ora di interagire e fare qualcosa con noi. Non possiamo sederci sul divano e pretendere che stia tranquillo a fianco a noi! In questo caso consiglio prima di attivare il cane e farlo stancare con una passeggiata, una corsa, degli esercizi e il gioco e poi chiedergli di stare tranquillo nel momento in cui ci rilassiamo nel divano.

Costruiamo l’esercizio che in realtà è un’abitudine da condizionare nel cane fin da cucciolo:

  1. Scelgo il momento della giornata più idoneo dove so che il mio cane è orientato al riposo. Ad esempio con il mio cucciolo avevo capito che tra le ore 13 e le ore 14 tendeva a riposarsi. Allora ne approfittai e a quell’ora gli mesi il guinzaglio ogni volta che potevo sedendomi a leggere qualcosa…puntualmente lui cadeva in un tiepido sonno! Adesso appena mi siedo automaticamente e senza comando si butta a terra, a volte riposa a volta è vigile ma tranquillo al mio fianco.
  2. Metto il guinzaglio al cane per 2 motivi: il primo è che quando lo porti in giro devi avere il guinzaglio (bar, ristoranti,ecc.) e il secondo è che non voglio litigare e inseguire il cane ogni volta che si sposta da me!
  3. Tengo le mani basse e il guinzaglio morbido.
  4. Mi dedico ad una attività (Tv, lettura, parole crociate,ecc.) senza guardare il cane.
  5. Se il cane si muove o tira il guinzaglio rimanete fermi e impassibili aspettando che il cane, non avendo altre opzioni, si butti a terra.
  6. Quando è rilassato a terra non parlategli e non fate nessuna azione che possa attivarlo (cibo, giochi, carezze,ecc.).
  7. Prima di rialzarvi dai il comando “andiamo”.

Come avete notato non ho messo nessun comando per fare scendere il cane a terra. Preferisco far fare  molta esperienza al cane su questo esercizio prima di inserire la parola “relax” così l’assocerà ad un comportamento acquisito e sarà quindi più sicura nell’esecuzione.

Un consiglio: iniziate a fare questo esercizio in luoghi tranquilli (a casa, sempre con il guinzaglio) per poi passare a parchi e bar.

donna porta due cani al guinzaglio a passeggio

Come fare quando il cane tira al guinzaglio?

Per evitare che il cane tiri al guinzaglio, la passeggiata con il cane al guinzaglio va costruita secondo il principio dei setting: il setting è un luogo dove si fa un’attività specifica! 

Vi faccio un esempio: esco e faccio 100 mt a passo normale con il mio cane a fianco usando un bocconcino o un gioco come stimolo/premio; poi vi fermate davanti un’ area verde e gli date il comando seduto e a seguire “Vai annusa” dando la possibilità al cane di esplorare e marcare (ecco avete appena fatto il primo setting). 

Proseguo poi la camminata ma questa volta a passo veloce e dopo altri 100 metri mi fermo in uno spiazzo e faccio il secondo setting, chiamato “setting del gioco”: tiro fuori uno o più giochi ed inizio a giocare con il cane (se il cane non ama i giochi, giocate voi con il cane con il gioco sociale)! Prima di dare il gioco al cane dategli un seduto, un terra, un vieni, ecc. così educherete il vostro cane divertendovi e divertendolo!, 

Riprendo dopo 10 minuti la passeggiata stavolta a passo lento per poi fermarmi per un altro setting. Il “setting ricerca”: nascondo il gioco preferito del mio cane oppure una scatoletta di plastica o il predummy e do il comando “cerca” al cane. Si divertono moltissimo i cani a cercare e inoltre si stancano molto!

Finita la ricerca riprendo la passeggiata facendo degli esercizi: il cambio da dietro, il guardami in movimento, il fermo in piedi, ecc. per poi fermarmi ad un altro setting deciso da voi!

cane con guinzaglio in posa

Come insegnare al cane di camminare al guinzaglio?

Semplice: con la tecnica del “bastian contrario”

Sostanzialmente questo sistema prevede che la passeggiata diventi un trasferimento tra un setting ed un altro! 

La distanza della passeggiata tra un setting e l’altro aumenterà man mano che vi allenate con questo sistema.

Se in passeggiata avete delle difficoltà usate la tecnica del “BASTIAN CONTRARIO”: se il cane vuole andare a destra voi andate a sinistra, se si ferma accelerate, se tira rallentate oppure vi fermate oppure tornate indietro per una ventina di metri.

Cosa fare se il cane tira al guinzaglio

In sintesi, per far si che il cane che tira al guinzaglio non tiri più dovete progettare una bella passeggiata ed essere dei “leader assertivi”: con gentilezza decidete come gestire spazi e attività!

Se vuoi approfondire questo argomento e le tecniche proposte, puoi iscriverti al nostro corso di educazione collettiva.


michele bagnara istruttore educatore cinofilo c4d972ac

Scritto da Michele Bagnara.
Responsabile tecnico.
Istruttore cinofilo, Sociologo e Coach.
Tre qualifiche di Istruttore/educatore: FISC, CSEN e ENCI.


Altri articoli correlati.