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cane salta addosso alla persona

Il tuo cane salta addosso? 7 tecniche per risolvere il problema.

In questo viaggio costruiremo alcune tecniche per evitare che il nostro cane salti addosso a noi e/o altre persone. Analizzeremo non solo i motivi che li spingono a saltare ma anche i diversi contesti dove il cane propone questa azione.

Dimostreremo, inoltre, che è sì un comportamento naturale ma risulta essere poco funzionale per il “cane urbano”. Se hai un cane, sicuramente sai quanto sia entusiasmante quando ti accoglie a casa con la sua coda che sventola felice e salti di gioia.

Ma cosa succede quando quei salti diventano eccessivi o fastidiosi? In questo articolo, esploreremo sette tecniche per affrontare il problema del cane che salta addosso, sia che si tratti di te che di altre persone. Analizzeremo le ragioni che spingono i cani a saltare addosso e i diversi contesti in cui manifestano questo comportamento.

Scoprirai che, anche se naturale, il salto può essere poco funzionale per la convivenza familiare. Prima di tutto, è importante capire perché il cane salta addosso.

I cuccioli, ad esempio, saltano per cercare attenzione e mostrare il loro entusiasmo. In natura, i cuccioli saltano per raggiungere la madre e richiamare la sua attenzione. Quando un cane adulto salta addosso, potrebbe farlo per cercare di stabilire dominanza o per mostrare affetto.

Indipendentemente dal motivo, è fondamentale insegnare al tuo cane quando è appropriato saltare addosso e quando no.

cane salta addosso ad altro cane con le zampe

Perchè il cane salta addosso?

Ci sono più cause che portano un cane a saltare addosso!

La prima causa del perchè il cane salta addosso.

Il cane salta addosso è un informazione che risiede nel bagaglio genetico del cane: pensate al cucciolo che salta sulla bocca della mamma per prendere il cibo conquistato durante la caccia; pensate a come giocano i cuccioli tra loro tra il primo e secondo mese, saltandosi addosso e mordendosi fino allo sfinimento; pensate che, soprattutto in alcune razze, anche da adulti una parte di gioco intraspecifico (tra cani) prevede il rituale del salto.

La seconda causa del perchè il cane salta addosso.

Il perchè del cane che salta addosso è esperienziale ovvero a tutte le esperienze che fa il cucciolo nei primi mesi di vita: già in allevamento l’allevatore arriva con la pappa e il cucciolo, per prove ed errori, impara che saltando la ciotola scende miracolosamente a terra; poi il cucciolo arriva nella nuova casa, ed essendo morbido, piccolo, bello, con il musetto tondo che fa tenerezza…….riceve un sacco di attenzioni nonostante salti addosso.

E’ questo il vero problema: molti conduttori (proprietari dei cani) spesso sono incoerenti: vorrebbero che il cucciolo saltasse addosso finchè è così “peluche” ma, successivamente, quando raggiunge i 40 kg smettesse improvvisamente. Mi chiedo: perchè un cane intelligente dovrebbe non riprodurre più un comportamento che risulta vincente in quanto ottiene attenzioni e complimenti sia dai membri della famiglia che dagli estranei?

Vediamo altri tipi di incoerenze: mi puoi saltare addosso se ho la tuta da ginnastica ma se ho il completo di Armani è assolutamente vietato oppure puoi saltare addosso a me ma non alla nonna Filomena di 90 anni oppure puoi saltare addosso a me ma non agli estranei.

La terza causa del perchè il cane salta addosso.

Il saltare addosso del cane è legata allo stress: sia che sia eustress (stress positivo) o distress (negativo) il cane spesso tende a saltare addosso nei momenti in cui è di fronte ad uno stimolo esterno alto che non riesce a gestire; parliamo di situazione in cui un cane è soggetto ad ansia, paura oppure, viceversa, è troppo attratto dallo stimolo (persone, altri animali, cibo, ecc.).

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Tecniche per evitare che il cane salti addosso.

In questo articolo, vediamo, in modo sommario, le tecniche che abbiamo a disposizione per poi sviluppare le tecniche di condizionamento che portano al risultato di evitare che il cane ci salti addosso..

Come potrete vedere alcune tecniche funzionano con “Pippo” ma sono inefficaci con “Attila”; ogni cane è un individuo con la propria personalità quindi per essere sicuri di arrivare all’obiettivo, vi propongo 7 tecniche per sistemare il problema del cane che salta addosso, di cui una o due funzioneranno sicuramente se vi applicate con costanza e coerenza.

7 tecniche per risolvere il problema del cane che salta addosso.

  • La tecnica dell’indifferenza.

    La tecnica dell’indifferenza, molto usata, che consiste nell’essere indifferenti al proprio cane quando salta evitando di parlargli e guardarlo.

  • Il comando “calma”.

    Il comando “calma”, che prevede una semina a terra di almeno 5 bocconcini per indurre il cane ad annusare a terra e mangiare i bocconi evitando quindi l’azione di salto.

  • Il comando “fermo”.

    Il comando “fermo”, ovvero chiediamo al nostro cane di rimanere fermo in piedi quando intuiamo che sta per saltare.

  • Il comando “dispensa”.

    Il comando “dispensa” che consiste nello spostare il focus del cane da voi e indirizzarlo alla dispensa dove verrà premiato con uno snack speciale o il suo gioco preferito.

  • Il target “mano”.

    Il target “mano”, dove il cane, su nostra richiesta, tocca il palmo della nostra mano oppure la mano di altre persone. Se tocca la mano e viene premiato ovviamente spostiamo ancora una volta il focus del nostro cane su un’azione diversa rispetto al salto.

  • Il comando “salta e scendi”.

    Il comando “salta e scendi”, paradossalmente insegniamo a saltarci addosso solo su nostra autorizzazione e comando; rendiamo così il cane più consapevole del suo comportamento in quanto dopo essere saltato chiederemo il comando “scendi” che lo porterà con le 4 zampe a terra.

  • Il comando “indietro”.

    Il comando “indietro”, che come dice la parola stessa induce il cane a camminare all’indietro anzichè saltarci addosso.

induciamo la cama nel cane

1 – Il cane salta addosso? A volte l’indifferenza paga.

Torniamo a casa dopo diverse ore in cui il nostro amato cane ci ha aspettato con ansia e con l’aspettativa di fare tante cose divertenti con noi. Infiliamo la chiave nella porta, il nostro cane è già lì dietro da quando abbiamo parcheggiato l’auto che aspetta l’agognato ricongiungimento.

Apriamo la porta e una scheggia impazzita ci si avventa saltando e pigolando……noi, felici di rivederlo dopo molte ore, lo guardiamo con uno sguardo di felicità e lo salutiamo con un bel “Ciao Attila” aggiungendo delle carezze che spesso vanno a vuoto in quanto Attila si muove in modo imprevedibile quasi avesse assunto delle sostanze stupefacenti. In realtà le sostanze stupefacenti sono dentro il suo corpo: non le ha acquistate in farmacia ma le ha prodotte nel momento dell’incontro; la felicità infatti gli ha fatto produrre, tra le altre, adrenalina, dopamina e ossitocina.

Queste sostanze portano appunto ad un’emozione di euforia e di conseguenza al saltarci addosso. E’ difficile attuare in questo momento la tecnica dell’indifferenza al cane che salta addosso visto che anche noi stiamo producendo, in quantità più ridotta, le stesse sostanze.

E’ difficile rinunciare all’incontro immediato e carico di emozione con il nostro cane, soprattutto se quando rientriamo in casa il nostro partner e i figli adolescenti non ci degnano neanche di uno sguardo e al lavoro tutti avevano il muso. Infatti non vi chiedo di non salutare il cane ma solamente di spostare il momento del saluto in modo che “Attila” abbia il tempo di calmarsi e la possibilità quindi di avere un comportamento leggermente più sobrio e composto.

Vediamo, quindi, nel dettaglio, le azioni da fare con il cane che salta addosso.

  1. Apro la porta ed entro in casa senza ne guardare ne parlare al cane.
  2. Mi dirigo in un’altra stanza, evitando di sostare nell’area vicino alla porta che è zona rossa per il cane, in quanto legata a ricordi con picchi emotivi elevati (esce e rientra dalla passeggiata, vede noi, gli amici e i nostri familiari entrare e uscire. continuamente….alternando stati d’ansia e felicità)
  3. Dopo un lasco di tempo che va dai 30 secondi al minuto, quando lo percepite (percepite e non guardate) che si è calmato, lo chiamate usando il suo nome e il comando “vieni” (così approfittate di un momento magico per l’apprendimento del cane).
  4. Lo accogliete dando il vostro fianco ed evitate di stare di fronte al cane: quando siete frontali la superficie d’appoggio delle zampe anteriori del cane è più ampia quindi facilitate l’azione di salto.
  5. Lo accarezzate in silenzio o utilizzando un tono basso (il tono e volume di voce alti fanno agitare, il tono e volume basso lo fanno calmare).
  6. Se Attila, nonostante abbiate applicato i punti sopra elencati, rinizia ad agitarsi, interrompete la relazione andando via velocemente (senza parlargli e senza guardarlo) in un’altra stanza e ripetete la procedura. Per alcuni cani, potete provare, è sufficiente dare le spalle al cane nel momento in cui intuite che sta per saltare (non sta saltando!).

La stessa tecnica dell’indifferenza la potete utilizzare anche quando siete in altre circostanze, ad esempio quando siete in passeggiata con il cane libero o a guinzaglio: nel momento in cui salta giratevi velocemente dandogli le spalle e interrompete la relazione finchè il cane si calma per poi riappacificarvi con un bel richiamo premiato.

2 – Il cane salta addosso? Induciamogli la calma.

Questa tecnica, utilizzabile in qualsiasi situazione, prevede di anticipare che il cane salti addosso con una semina a terra di almeno 5 bocconi; i bocconi devono essere “seminati” in un’area di circa un metro quadrato davanti ai vostri piedi(vedi foto, io ho usato dei bocconi grandi in modo che possiate vedere il concetto di “semina”..…voi usateli più piccoli).

Potete usarla al rientro a casa: entrate dalla porta, dite la parola “calma”, lanciate davanti a voi 5 bocconi; se il cane mangia i bocconi anche se vi allontanate meglio altrimenti rimanete fermi finchè non ha finito di mangiare i bocconi. Anche se entra un familiare o un amico potete usare il “calma”.

Potete usare questa tecnica anche fuori quando il cane sta per saltare addosso a voi o altre persone: dite “calma” e lanciate i bocconi piccoli, meglio se siete sull’erba in modo da indurre il cane ad una ricerca olfattiva.

L’aspetto vincente di questa tecnica sta proprio nell’utilizzo dei sensi: se avete notato, solitamente, il cane salta addosso, vi guarda e quindi usa prevalentemente il senso della vista; con i bocconi a terra induciamo il cane ad utilizzare più l’olfatto e il gusto piuttosto che la vista.

Ripetete l’esercizio del calma almeno 200 volte in 10 luoghi diversi, con persone diverse fino a quando il cane al comando “calma” abbassa la testa anche senza i bocconi a terra. Poi gradualmente togliete i bocconi usando un sistema variabile dove a volte troverà i bocconi a terra e altre volte no.

Un consiglio: se avete la possibilità, lanciate i bocconi quando il cane è distratto e non vede quindi il lancio ma pensi che crescano dal terreno; questo per evitare che il cane abbassi la testa solamente quando vede il lancio dei bocconi anzichè alla parola “calma”.

3 – Stai “fermo” come se avessi del cemento rapido sotto le zampe!

Dovrebbe essere un comando semplice ma in realtà, mi dicono i conduttori, risulta spesso complicato.

Usate una scala con un pianerottolo oppure un tavolino ribassato della grandezza del cane oppure mettete davanti alle zampe del cane una barriera (un mattone, una tavoletta di legno, ecc).

Se notate le 3 soluzioni che vi ho proposto aiutano il cane in quanto rappresentano degli spazi ben definiti da oggetti.

Per condizionare la parola “fermo”.

  • dite la parola “fermo” (oppure stop, alt,ecc);
  • il cane rimane fermo e dite subito “bravo”;
  • premiate il cane con un sistema variabile: il primo boccone lo do immediatamente, il secondo dopo 3 secondi e il terzo dopo un secondo; dato l’ultimo boccone autorizzo il cane a muoversi con un altro comando oppure do il comando di sblocco (vai, libero, prego,ecc.).

Nel corso delle sedute aumentate i secondi utilizzando lo stesso sistema che vi porterà ad aumentare i tempi del fermo in piedi (2-5-2/ 3-7-3 secondi, ecc).

Come al solito vi consiglio di fare 3 sedute al giorno con 5 ripetizioni, all’inizio in casa e poi in luoghi con stimoli sempre più alti.

Quando arrivate a 500/1000 ripetizioni (dipende dal tipo di cane e da come voi lavorate) il comando sarà acquisito e replicabile nel 95% delle situazioni.

Questo comando sarà utilissimo sia in casa che all’esterno quindi buon lavoro.

4 – Il cane salta addosso? La dispensa dei tesori.

Entrate in casa, il vostro cane è in agguato, pronto a saltarvi addosso…..alzate lo sguardo in direzione della cucina dicendo la parola “dispensa” e aumentando il passo schivate il salto….arrivati in cucina aprite la dispensa (oppure altro luogo dove tenete gli snack del cane) e date uno snack al cane (il cane deve essere in posizione “in piedi”.…potete usare il comando fermo che poi pian piano utilizzerete anche in altre occasioni).

Se il vostro cane è esigente potete usare il frigo al posto della dispensa dandogli gli avanzi della Costata Fiorentina degustata la sera prima oppure un pezzetto di wurstel o grana. La dispensa rappresenta solo un esempio: potete usare una mensola (dove sopra c’è il contenitore con gli snack del cane) o altro mobile anche in altra stanza. Se siete all’esterno e volete migliorare l’approccio che ha il vostro cane quando rientrate dal cancelletto in giardino o scendete dalla macchina parcheggiata nel cortiletto davanti a casa, potete usare la stessa strategia mettendo gli snack in un luogo alto e asciutto (garage, casetta di legno, sopra una pianta appesa al coperto, ecc.).

Se non funziona con il cibo potete provare con il gioco preferito: appena rientrate… andate, a passo veloce, sempre senza guardare il cane, dicendo la parola “Gioco”, nel luogo dove avete deciso di mettere il gioco e iniziate a giocare con il vostro cane.

Attenzione: se alla vista del gioco inizia ad eccitarsi e a saltare, immediatamente alzate il gioco sopra la testa per comunicare al cane che più salta e più si allontana il gioco; appena si calma potete dire “bravo” e iniziare a giocare con lui.

Anche per questa tecnica il consiglio che vi do spassionatamente è: non usatela solo al rientro a casa ma come esercizio quotidiano ripetuto almeno 3 volte……uscite e rientrate in casa premiando, ad ogni ripetizione il comportamento corretto del cane; facendo in questo modo i vostri vicini penseranno che siete bizzarri ma almeno risolverete il problema.

5 – Il cane salta addosso? Target mano: spingi il pulsante magico e verrai ricompensato.

  • Mettiamo un boccone tra le dita della mano (incastrato tra il dito indice e il dito medio). 
  • Muoviamo la mano lentamente, con il palmo esposto al cane, facendo un giro su noi stessi.
  • Quando il cane tocca la mano (attirato dal cibo), in silenzio dategli il boccone.
  • Ripetete 50 volte con il cibo tra le dite nell’arco di un paio di giorni.
  • Togliamo il cibo tra le dita e iniziamo a muovere la mano: appena il cane la tocca con il suo tartufo dico immediatamente “bravo” e prendo dalla tasca un boccone per premiarlo.
  • Dopo 100 ripetizioni inizio ad inserire la parola: dico la parola “mano”, se il cane viene e tocca la mano dico “bravo” e premio” altrimenti l’aiuto muovendo leggermente la mano. Una volta condizionato il comando “mano” posso utilizzarlo sia in casa che in passeggiata, con voi o con altre persone: entro a casa e dico “mano”, il cane tocca la mano (evitando così di saltarci addosso) e premio. E quando il cane tende a saltare addosso alle altre persone, come posso utilizzare questa tecnica?

Vediamo i passaggi.

Una persona sta per entrare in casa oppure la incrociate per strada e volete presentargli il vostro “super cane”; prima cosa se il cane è libero lo chiamo e gli metto il guinzaglio (almeno le prime 50 volte).

  • Dico la parola “seduto” (al cane non all’ospite), il cane si siede e dico ” bravo”.
  • Chiedo al mio interlocutore a 2 zampe (l’amico) di aprire la mano per far sentire il proprio odore al cane (formula corretta che si usava in passato, soprattutto con i cani da difesa).
  • Dico la parola “vai saluta” accompagnando il cane verso la persona.
  • Quando il cane toccherà la mano dell’interlocutore (e lo farà poichè condizionato) dite immediatamente “bravo”.
  • Il cane si girerà verso di voi e lo premierete con uno snack. La mano dell’amico che viene a trovarvi a casa o trovate per strada diventa appunto una sorta di pulsante da schiacciare per avere un premio da voi; con il tempo il vostro cane sarà sempre più interessato a “schiacciare pulsanti” (target mano) che saltare addosso alle persone.

6 – Il cane salta addosso? Il comando “salta e scendi”.

Paradossalmente insegniamo a saltarci addosso solo su nostra autorizzazione e comando; rendiamo così il cane più consapevole del suo comportamento in quanto dopo essere saltato chiederemo il comando “scendi” che lo porterà con le 4 zampe a terra.

Vediamo come sviluppare l’esercizio.

  • Prendete un boccone e tenetelo in mano all’altezza della pancia (gamba se avete un cane di taglia piccola).
  • Dite la parola “salta” e quando il cane appoggia le zampe su di voi dite “bravo” e premiate; se il cane non salta stimolatelo con il boccone e la voce.
  • Adesso che il cane ha le zampe appoggiate su di voi e ha mangiato il boccone, dite la parola “scendi”, il cane scende a terra, dite “bravo” e premiate con un altro boccone.

Eseguite l’esercizio, almeno all’inizio, in diversi momenti della giornata e non solo quando rientrate a casa. Fate 5 ripetizioni per 3 sessioni giornaliere (esclusi i rientri a casa).

Il comando “scendi” lo potete usare quando il vostro cane sta per saltare addosso ad altre persone.

7 – Il cane salta addosso? Vade retro satana: il comando indietro.

Come dice la parola stessa induce il cane a camminare all’indietro anzichè saltarci addosso. E’ un comando molto potente in quanto fare indietreggiare, comportamento naturale e usato nella comunicazione intraspecifica (tra cani), significa comunicare al nostro cane non solo che non siete contenti dell’azione che sta facendo ma anche rafforza il vostro ruolo di guida.

Vediamo insieme come impostarlo con tre diverse metodologie.

Metodo 1.

  • Posizionatevi con il cane al vostro fianco sinistro e un muro, parete o recinzione sempre alla vostra sinistra; state molto vicini al muro in modo che il cane non possa girarsi.
  • Mettete dietro al cane un target (tappettino di stoffa o gomma della misura ideale affinchè il cane possa appoggiare le zampe anteriori).
  • Prendete un boccone nella mano sinistra e posizionatelo all’altezza del muso del cane.
  • Fate un passo all’indietro e premiate anche se il cane fa solo un piccolo movimento all’indietro.
  • Gradualmente fate più piccoli passi, premiando ogni miglioramento, fino ad arrivare che il cane tocchi con le zampe anteriori il target.
  • Una volta che il cane ha capito che deve camminare all’indietro fino al momento in cui trova il target sotto le zampe, potete mettere il target a distanze maggiori.

Metodo 2.

  • Create il setting: dovete avere delle barriere su 3 lati; ad esempio nel corridoio di casa vostra potrebbe essere: un muro davanti a voi, un muro a sinistra e a destra create voi una barriera (pannello, sedie girate, scatole,ecc).
  • Posizionate il cane dentro questo mini-corridoio con il muso rivolto verso il muro frontale – lanciate un boccone davanti alla parete frontale.
  • Dopo che il cane avrà mangiato il boccone si ritroverà vincolato in tre lati e quindi per uscire dovrà camminare all’indietro: è il momento di inserire la parola “indietro” prima che il cane inizi ad indietreggiare da solo.
  • Quando il cane indietreggia di qualche passo, tenendolo sempre dentro il mini-corridoio, dite “bravo” e premiate.

Ripetete una decina di volte per ogni sessione. Potete fare anche 3 sessioni al giorno.

Metodo 3.

  • Usate una qualsiasi porta di casa o anche il cancelletto del giardino.
  • Aprite la porta ( la porta sarà socchiusa con un’ampiezza di 50 cm) e passate nell’altro ambiente senza far passare il cane e vi girate verso il cane; in questa situazione voi e il cane siete frontali, in due ambienti diversi.
  • Quando il cane tenta di passare dite la parola “indietro” avanzando verso il cane in modo che sia costretto a indietreggiare.
  • Quando il cane fa anche solo un passo all’indietro dico “bravo” e premio.

Ripetete l’esercizio: 5 ripetizioni per 3 sessioni giornaliere aumentando, nel corso dei giorni, il numero di passi all’indietro da parte del cane; quando il cane indietreggia per 3/4 passi con voi fermi, dovete ritenervi soddisfatti.


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Scritto da Michele Bagnara.
Responsabile tecnico.
Istruttore cinofilo, Sociologo e Coach.
Tre qualifiche di Istruttore/educatore: FISC, CSEN e ENCI.


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