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Cucciolo di 5 mesi comportamento da sdraiato

Cucciolo 5 mesi comportamento: da “zero” a cinque mesi.

Questa nuova rubrica “Cucciolo di 5 mesi comportamento” vuole essere un utile supporto per chi vuole prendere un cane. Se avete già un cane e non avete intenzione di allargare prossimamente la famiglia, leggete comunque gli articoli: saprete se avete fatto le mosse giuste con il vostro cane. Inoltre potrete consigliare amici o parenti che vogliono prendere un cane.

Perché il viaggio parte da “zero mesi”? “Zero mesi” è un termine provocatorio (si dovrebbe scrivere “Viaggio nel mondo del cucciolo da 1 giorno a 5 mesi”) che vuole sottolineare l’importanza di fare le scelte giuste prima che il cane nasca.

Partiremo infatti con l’importante decisione se fare o non fare il grande passo, a chi rivolgersi (allevamenti, canili, privati o staffette) per poi passare alla scelta sulla tipologia di cane (razze e taglie).

Successivamente il focus si sposterà sui primi 2 mesi di vita del cucciolo, con il lavoro che dovrebbe fare un serio allevatore e la scelta del cucciolo giusto per voi all’interno della cucciolata. Infine, gli ultimi numeri di questa rassegna, saranno destinati al meraviglioso lavoro che potete fare, con il nuovo “membro della famiglia” , dai 2 ai 5 mesi……..nella fase importantissima dell’imprinting.

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Dilemma: lo prendo o non lo prendo?

Il primo passo, fondamentale, è decidere se siete pronti a prendere un cane! Ci sono le condizioni ottimali per occuparsene? A seguire degli spunti di riflessione e degli input che possono aiutarvi:

Un cane, di media, può vivere dai 10 ai 15 anni, un periodo piuttosto lungo … statisticamente più lungo della maggior parte delle convivenze e dei matrimoni tra umani.

Quanto vi costa?

Le spese sono variabili e a determinare l’importo, che va dai 30 ai 100 euro al mese. Sono: alimentazione, toelettatura, vaccini, microchip, profilassi per la filaria, trattamenti anti-parassitari e per la Leishmaniosi, assicurazione (se non è già dentro a quella del “capo famiglia”), giochi, ecc.

Spese extra potrebbero essere la pensione per cani (se non potete portarlo con voi), un percorso di educazione (per me è indispensabile, per altri facoltativo) e spese veterinarie impreviste (alcuni interventi possono costare anche migliaia di euro).

Prendete il cane per voi o per vostro figlio?

Se lo prendete per il figlio vi chiedo di fare molta attenzione e di chiarire con lui/lei le condizioni del “contratto”.

Sì, ho detto CONTRATTO, quello che ho fatto firmare a mio figlio quando aveva 12 anni e prima di prendere il cane. “Verba volant, scripta manent” (le parole volano e quello che è scritto rimane) e mi raccomando di indicare tutti i compiti da espletare: somministrare i pasti, portarlo fuori a correre e passeggiare, raccogliere le “pupu” in giardino, giocare con lui, educarlo, ecc.

Quante volte, in più di venti anni di lavoro, mi è capitato di sentire la frase “ho preso il cane per mio figlio/a e adesso me ne devo occupare io!” ……inquietante sotto l’aspetto educativo!

Domanda: se insegniamo a nostro figlio che può prendere un impegno legato ad un essere vivente, ovvero il cucciolo che arriva, e poi dopo poche settimane lasciarlo libero di decidere di non occuparsene più, che conseguenze potrebbero esserci nella sua vita?

E quando da figlio/a passerà a padre/madre, come si comporterà?

Quanto tempo avrete da dedicargli quotidianamente?

Se avete poco tempo e il cane starà solo per più di 4 ore (6 per i cani più pazienti) poi pagherete dazio con un cane poco gestibile e che fa danni. Molti mi hanno detto in questi anni: “Non ho tempo, ma il cane ha un giardino di 5000 mt quadri tutti per lui!”. E io rispondo: “ Immaginati, in una bella villa, con tutti i comfort (parco, piscina, sala giochi, spa….ti ci metto anche il cuoco e il cameriere)….puoi godertela ma non puoi uscire dal grande cancello in fondo al parco……come ti sentiresti all’ottavo giorno?”. Se il problema è il numero di ore in cui sta da solo ci potrebbero essere delle soluzioni: asilo per cani diurno oppure lo lasciate mezza giornata da un parente o amico che può occuparsene, infine, se possibile, lo portate al lavoro con voi!

Oltre il tempo, avete voglia di fare tutto il necessario per dare una ”qualità di vita alta” al vostro cane?

Secondo il mio parere ci sono diversi indici che determinano la “qualità di vita” di un cane (dando per scontate le cure mediche, l’alimentazione, la toelettatura, e il “comfort” ovvero il riparo dal freddo e dal caldo):

1) Le passeggiate (almeno una al giorno, se in appartamento le passeggiate dovrebbero essere tre)

2) Far correre il cane quotidianamente (non solo in giardino, ma anche in spazi nuovi…più stimolanti)

3) Giocare insieme a lui, sia con il gioco sociale dove voi tornate bambini correndo, facendo le finte, lottando con lui, ecc. e sia con giochi specifici per cani che attivano l’attività predatoria (palline, tiramolla, frisbee,ecc.)

4) Farlo sentire parte della famiglia, con una presenza costante e non escluderlo in box e giardino.

5) Soddisfare il bisogno di interazione sociale con altre persone e gli altri cani.

6) Attivare la parte cognitiva, con esercizi giornalieri utili all’educazione e alla gestione del proprio cane.

7) Dedicare al cane il “pampering moment”. ovvero un momento della giornata dove lo accarezzate (scontato ma meglio sottolinearlo).

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Il cucciolo dove lo prendo?

Una volta presa la decisione di prendere un cane è fondamentale capire dove e a chi rivolgersi. Le opzioni sono diverse:

  • Allevamento
  • Privato
  • Canili e Associazioni Rescue
  • Staffette di cani proveniente da luoghi lontani

Allevamento

Perché rivolgersi ad un allevamento di una specifica razza? La risposta è semplice: in un cane cercate determinate caratteristiche fisiche e caratteriali!

Il compito dell’allevatore è fare delle cucciolate sane con degli individui che rispondono alle caratteristiche previste dallo standard di razza (non solo estetica ma anche relative alla personalità).

Fondamentale è scegliere la razza giusta per voi valutando le vostre competenze cinofile, le  vostre esperienze e il grado di difficoltà di gestione/impegno del cane (razze diverse, cani diversi, grado di difficoltà e impegno diversi).

Decidete di prendere il cane in un allevamento. Prima di prenotare il cucciolo è opportuno fare i passi giusti: il primo passo è selezionare gli allevamenti mentre il secondo passo è capire se questi allevatori selezionati crescono le cucciolate con cura e coscienza.

Foto di Paola Stella NAIROBI cucciolo di Australian miniature

Foto di Paola Stella NAIROBI cucciolo di Australian miniature

Quando andate a fare visita guardate che sia un ambiente pulito, ben tenuto e che vi sia concesso di vedere i genitori del cucciolo. Diffidate del contrario!


Per le cucciolate vi è l’obbligo alla tracciabilità dei cani: l’allevatore deve far applicare il microchip (l’iscrizione anagrafe canina) e fornire il Pedigree (il certificato genealogico con i dati fondamentali dell’esemplare).
Chiedete informazioni sullo stato di salute, sulle vaccinazioni e sul tipo di alimentazione.

Ricordate anche di confrontarvi con l’allevatore sul carattere e temperamento del cucciolo che sceglierete, può essere fondamentale soprattutto se la vostra è una prima esperienza.
Per determinate razze, inoltre, verificate eventuali certificati di esenzione da malattie di razza dei genitori, come ad esempio la displasia dell’anca.

Un altro aspetto determinante da valutare è che il cucciolo riceva gli stimoli e le attenzioni giuste allo sviluppo comportamentale, ovvero sia libero di interagire con fratelli e con mamma e papà,  avere contatti giornalieri con persone di differente età e anche con altre specie animali.

Il cucciolo potrà venire a casa con voi se ha passato almeno 8 settimane con la madre: in questo arco temporale impara le regole di vita, come la gerarchia, gli autocontrolli, postura di sottomissione … per cui sarà più equilibrato.

Nessun umano potrebbe sostituirsi al gruppo sociale naturale con la stessa efficacia!
Anche voi potete fare delle visite, importantissime per stabilire un legame e quindi le basi del vostro futuro rapporto.  

E ricordatevi che nessun allevatore può garantire a priori un cucciolo sano: anche se i genitori o nonni del cucciolo sono sanissimi, la genetica (a volte beffarda) può riportare delle malattie ereditarie di un bisnonno con i salti di generazione.

Inoltre anche sotto l’aspetto della personalità del singolo cane, nessun allevatore può garantirvi che sarà un cane equilibrato o che non darà qualche problema di comportamento, soprattutto in età adulta.

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Privato

Un’altra opzione è rivolgersi ad un privato. L’elemento chiave è la persona a cui vi rivolgete: potreste trovarvi davanti un “cagnaro” (una persona che usa i cani per fare denaro) o un grande appassionato cinofilo che fa una cucciolata ogni tanto.

Se un privato fa delle cucciolate di cani di razza diventa un allevatore amatoriale non riconosciuto dagli organi ufficiali (ENCI). In molti casi questi allevatori possono vendere il cucciolo con  o senza pedigree. E chiaro che un allevamento riconosciuto spesso fa una ricerca più puntigliosa sui genitori del cucciolo rispetto al privato. Se il privato non verifica lo stato di salute dello stallone e delle fattrici, potreste trovarvi un cane adulto con malattie ereditarie che sono diverse a seconda della razza. Un vantaggio che potreste avere dall’adottare un cane da un privato è l’alto grado di socializzazione con le persone e l’abituazione a molti stimoli (rumori e oggetti vari). Potete verificarlo osservando dove e come è cresciuto, oltre che a chiedere direttamente al proprietario.  

Se invece un privato fa delle cucciolate di cani meticci va ad alimentare, secondo me, il già alto numero di cani randagi (sono pro sterilizzazione) e inoltre si riducono le possibilità di adozione di altri cani già adulti presenti nei canili o associazioni.

Foto di Angela Modena con TOKYO 0aed20f2

Foto di Angela Modena con TOKYO

Adottare dal canile, da un rifugio o da un’associazione Rescue.

Come prima cosa vorrei smontare una convinzione limitante, che fortunatamente si sta spegnendo ma che ancora circola, che è: “I cani del canile o associazioni o proveniente da staffette hanno problemi di comportamento!”.

Che assurdità generalizzare in questa maniera. Personalmente nella mia vita, fino ad oggi, ho avuto 12 cani: 6 meticci (di taglie diverse) e 6 cani di razza. Onestamente sono stato soddisfatto di tutti i miei 12 cani e non ho avuto grossi problemi di gestione. Anzi se devo dirla tutta, i cani che ho adottato in canile hanno richiesto meno tempo nella gestione quotidiana rispetto ai border collie che ho avuto e  che ho (sono cani da lavoro che devo allenare tutti i giorni che ne abbia voglia oppure no, che ci sia il sole o che piova, che sia in forma o sottotono).

Attualmente, giusto per sfatare il mito che i cani da Canile hanno problemi di comportamento, il  mio cane più socievole, con i cani e le persone,  si chiama Tokyo, l’ho presa che aveva 10 mesi e adesso ha 2 anni … la porto ovunque e sorridono tutti quando la vedono (sembra un incrocio tra un maremmano e una pecorella) …. è pure educata (senza troppi sforzi) e il canile mi ha dato anche  il pacchetto completo: vaccinata, con microchip e pure sterilizzata.

Foto di Paola Stella NAIROBI cucciolo di Australian miniature

Cercare un cucciolo al canile è una scelta etica e va fatta con piena consapevolezza, con forte motivazione e impegno assiduo. Le soddisfazioni possono essere molte!

Anche in questo caso è sempre bene fare qualche domanda ai volontari riguardo la storia del cucciolo, se la conoscono, la sua personalità e il grado di socializzazione con altri animali e umani, lo stato di salute, se sanno indicativamente la razza.
Considerate, in particolare se avete bambini o un altro animale in casa, di fare qualche incontro preliminare prima dell’adozione.

E quando vi ritrovate tra moltissimi cani diversi tra cui scegliere, quali sono i pro e contro tra adulto e cucciolo, di taglia grande e piccola?
Se decidete di adottare un cucciolo meticcio, prevedere quali saranno le sue dimensioni da grande non è semplice e nemmeno indovinare che aspetto avrà o ancor più complicato capire il suo temperamento futuro. Si ha un’idea meno precisa del suo background emotivo e fisico. Ecco che è importante affrontare fin da subito il percorso nel modo giusto e affidarsi all’aiuto di un istruttore cinofilo esperto per poterlo educare e affrontare eventuali margini di miglioramento contribuendo a creare un solido legame. 

Un cane adulto suscita meno tenerezza di un cucciolo, ma perché non dare una seconda opportunità? In questo caso la personalità è già evidente e vi consente di comprenderlo meglio; la taglia è quella definitiva e anche il quadro clinico può essere più completo. Certo le abitudini sono ben radicate e può essere più impegnativo modificarle. Prima dell’affido e della scelta definitiva va valutata molto bene la situazione, l’ambiente e il nucleo familiare in cui viene accolto: può essere molto traumatico introdurre nuovi elementi a cui non è abituato, come bambini, gatti, traffico costante, via vai di persone  …

E’ fondamentale procedere all’adozione in un momento in cui si dispone di adeguato tempo libero da dedicare al cane per il suo inserimento in casa e in famiglia, per fare le visite di controllo dal medico veterinario, per iniziare a dare una prima educazione di base e stabilire le nuove regole.

Oltre ai meticci, è possibile adottare cani di razza dalle associazioni Rescue, che solitamente si occupano del recupero di cani di una specifica razza, che provengono da sequestri o abbandonati dai loro precedenti proprietari per svariati motivi.

L’importante è sempre contattare prima i volontari o i gestori della struttura, come per il canile o rifugio, per informarsi sulle modalità, le procedure da seguire e i requisiti richiesti. Chiedete, se possibile, di vedere il cane prima di procedere con l’adozione vera e propria, che prevede controlli pre e post affido per verificare le effettive condizioni

Foto di Paola Stella NAIROBI cucciolo di Australian miniature

Cercare un cucciolo al canile è una scelta etica e va fatta con piena consapevolezza, con forte motivazione e impegno assiduo. Le soddisfazioni possono essere molte!

Anche in questo caso è sempre bene fare qualche domanda ai volontari riguardo la storia del cucciolo, se la conoscono, la sua personalità e il grado di socializzazione con altri animali e umani, lo stato di salute, se sanno indicativamente la razza.
Considerate, in particolare se avete bambini o un altro animale in casa, di fare qualche incontro preliminare prima dell’adozione.

E quando vi ritrovate tra moltissimi cani diversi tra cui scegliere, quali sono i pro e contro tra adulto e cucciolo, di taglia grande e piccola?
Se decidete di adottare un cucciolo meticcio, prevedere quali saranno le sue dimensioni da grande non è semplice e nemmeno indovinare che aspetto avrà o ancor più complicato capire il suo temperamento futuro. Si ha un’idea meno precisa del suo background emotivo e fisico. Ecco che è importante affrontare fin da subito il percorso nel modo giusto e affidarsi all’aiuto di un istruttore cinofilo esperto per poterlo educare e affrontare eventuali margini di miglioramento contribuendo a creare un solido legame. 

Un cane adulto suscita meno tenerezza di un cucciolo, ma perché non dare una seconda opportunità? In questo caso la personalità è già evidente e vi consente di comprenderlo meglio; la taglia è quella definitiva e anche il quadro clinico può essere più completo. Certo le abitudini sono ben radicate e può essere più impegnativo modificarle. Prima dell’affido e della scelta definitiva va valutata molto bene la situazione, l’ambiente e il nucleo familiare in cui viene accolto: può essere molto traumatico introdurre nuovi elementi a cui non è abituato, come bambini, gatti, traffico costante, via vai di persone  …

E’ fondamentale procedere all’adozione in un momento in cui si dispone di adeguato tempo libero da dedicare al cane per il suo inserimento in casa e in famiglia, per fare le visite di controllo dal medico veterinario, per iniziare a dare una prima educazione di base e stabilire le nuove regole.

Oltre ai meticci, è possibile adottare cani di razza dalle associazioni Rescue, che solitamente si occupano del recupero di cani di una specifica razza, che provengono da sequestri o abbandonati dai loro precedenti proprietari per svariati motivi.

L’importante è sempre contattare prima i volontari o i gestori della struttura, come per il canile o rifugio, per informarsi sulle modalità, le procedure da seguire e i requisiti richiesti. Chiedete, se possibile, di vedere il cane prima di procedere con l’adozione vera e propria, che prevede controlli pre e post affido per verificare le effettive condizioni

Foto di Paola Stella NAIROBI cucciolo di Australian miniature

Staffette

Soprattutto in questi due ultimi anni, complice il Covid, c’è stata un’impennata delle staffette ovvero di cani adottati da luoghi lontani e trasportati alle nuove famiglie dai volontari di Associazioni che si occupano di togliere dei cani da situazioni complicate (aree particolari dove non c’è molta cultura cinofila, maltrattamenti, cani da corsa o da combattimento, ecc.).

Anche in questo caso è fondamentale il referente, ovvero la persona che contratta l’adozione con voi. Deve essere una persona leale che vi racconta (il cane non potete vederlo prima di adottarlo), con sincerità, qual è la reale situazione del cane.

E’ fondamentale capire prima quale sarà il vostro investimento emotivo: potete anche decidere di prendere un cane con qualche problema ma è corretto saperlo prima. Quindi investigate prima!

E se poi il cane è diverso da come ve l’hanno raccontato? Scelta difficile rimandarlo indietro e spesso qualcuno punta su questa parte affettiva. Devo dire che negli ultimi anni la situazione è migliorata e la maggior parte delle persone che lavorano per le staffette risultano essere affidabili.

Rimane sempre valido il mio consiglio: chiedete supporto e fatevi seguire da un educatore esperto; affronterete ogni passo nel modo corretto e risolvendo alla radice eventuali problemi dovuti alla storia pregressa del vostro amico a 4 zampe!


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Scritto da Michele Bagnara.
Responsabile tecnico.
Istruttore cinofilo, Sociologo e Coach.
Tre qualifiche di Istruttore/educatore: FISC, CSEN e ENCI.


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