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I primi 2 mesi del cucciolo.

Premessa: Facciamo una distinzione  tra “Allevatori” e” Cagnari”

Gli Allevatori con la “A” maiuscola si preoccupano di far crescere i propri cuccioli in un ambiente sano e sicuro provvedendo alla loro crescita psico-fisica in modo che quando verranno affidati alle famiglie saranno in grado di affrontare la “vita reale” con pochi sforzi. Di allevatori bravi e attenti al benessere delle cucciolate ce ne sono tanti in Italia e qualcuno ho avuto modo di conoscerlo.

Purtroppo ci sono anche tanti “cagnari”, ovvero persone che non posso qualificare come allevatori e il cui unico scopo è fare business. Sono spesso persone che non sono attente alle norme igienico-sanitarie, superficiali nell’accoppiamento degli stalloni e fattrici e che, cosa che riguarda più da vicino noi, non si preoccupano minimamente della crescita psichica del cucciolo. Insomma si limitano a dargli da mangiare e pulire ogni tanto i box.

Il mio augurio è che, grazie alla crescente sensibilità e conoscenze dei futuri acquirenti, pian piano spariscono questi “cagnari” per lasciar spazio ad allevatori qualificati che hanno attenzioni particolari e specifiche, oltre che una maggiore cultura cinofila in merito alla mente del cucciolo!

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Gravidanza: le emozioni sono trasmesse dalla mamma ai feti (box).

Come influisce l’ambiente circostante nel periodo prenatale?
L’addome comincia a crescere al trentesimo giorno circa, a metà dell’intero periodo di gestazione del cane e dopo un mesetto nasceranno i cuccioli!
Durante la gravidanza, oltre alle modificazioni fisiche più evidenti nella mamma e allo sviluppo del feto, cos’altro avviene?

Dall’ambiente esterno arrivano le prime emozioni.

Esatto, il feto non vive in completo isolamento dal mondo circostante, ma percepisce l’influenza, positiva o negativa, attraverso il corpo materno. Parte già da qui un’interazione di grande importanza per la formazione del comportamento dell’individuo adulto.

Se la mamma trasmette ai piccoli  i suoi “stati d’animo” è di facile deduzione quanto sia fondamentale fin da questo momento la figura dell’allevatore: dovrebbe infondere sicurezza, amore e rassicurazione alla futura mamma in modo che le emozioni tra questa e i feti, tra feti e feti siano di gioia e tranquillità, ingredienti perfetti per la buona crescita del cucciolo.

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L’allevatore nei primi 2-3 mesi di vita del cucciolo.

Ruolo determinante e di grande responsabilità.

Lo sviluppo sensoriale e cognitivo-comportamentale del cucciolo è rapido; avviene principalmente nei primi tre mesi e con finestre temporali precise. Per questo ciò che accade in questo periodo è decisivo e determinante per lo sviluppo equilibrato del suo comportamento da adulto e per la vita nel mondo “reale”.

Qui entra in gioco l’allevatore o il privato, che nei primi due mesi di vita determinerà in parte il repertorio comportamentale del cane. Sottolineo in parte perché ogni cucciolo è diverso dai fratelli, è un individuo con caratteristiche proprie e inerenti a razza e sesso, quindi geneticamente impresse. 

Ora vediamo più nel dettaglio quali sono le tappe e cosa comportano, le figure di riferimento e come incidono sulla crescita sana e equilibrata del cucciolo.

Le fasi geneticamente prestabilite di sviluppo del comportamento del cucciolo, di pari passo a quello neuronale e sensoriale, sono quattro:

  • la prima l’abbiamo già vista, la fase prenatale quando ancora deve nascere
  • la seconda è la fase neonatale e corrisponde alle prime due settimane di vita
  • la terza, di transizione e coincide con la terza settimana
  • la quarta di socializzazione primaria, che va dalla quarta alla dodicesima settimana circa
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Fase neonatale.

Le prime esperienze sensoriali.

Se pensiamo a una cucciolata appena nata, immaginiamo subito i cuccioli piccoli piccoli tutti attorno alla madre, uno sopra l’altro, sempre vicini che mangiano e dormono beatamente quasi tutto il giorno. 

Staranno davvero solo ammucchiati dormendo e mangiando ? Certo che …no!

Stanno così uniti perché non possono mantenere la temperatura corporea. Nascono ciechi, sordi, senza denti; quasi inerti, non si reggono sulle zampine, per il 95% del tempo dormono e la loro sopravvivenza dipende dalla madre. Ha inizio in questi primi 15 giorni lo sviluppo del sistema nervoso e dei sensi che verrà completato nelle settimane successive. Per ora sono attivi solo alcuni riflessi innati “salvavita”, come quello labiale e perianale.

Il primo innesca il riflesso di suzione che permette loro di alimentarsi e sopravvivere.

Il secondo riguarda la stimolazione che la madre fa nelle zone genitali per consentire l’eliminazione di feci e urina. Questo comportamento, che prevede che il cucciolo stia a pancia all’aria, insegnerà la posizione di pacificazione che permette al cane adulto di interrompere il conflitto con altri cani.

Capite come la madre sia sinonimo di sopravvivenza e equilibrio futuro. Come in quei pochi metri quadrati di cuccia, con la madre e i fratelli, si creino fattori e dinamiche imprescindibili e fondamentali per lo sviluppo a tutto tondo del cucciolo e che determinano l’individuo adulto. 

E quello che succede fuori, attorno alla cucciolata, ha importanza? Certo che … si!

Fin dal primo istante tutto ciò che avviene nell’ambiente circostante al cucciolo riveste un ruolo cruciale poiché gli stimoli esterni influenzano le interconnessioni neurali.

Vediamo più da vicino cosa può fare l’allevatore, così saprete cosa valutare e come comportarvi quando gli fate visita.

Vediamo cosa dovrebbe fare un buon allevatore in questa fase:

  • il primo compito è assicurarsi che i cuccioli siano in un ambiente sano, pulito e dove sia garantita la giusta temperatura
  • dovrebbe preoccuparsi che mamma e cuccioli stiano assieme ad eccezione di momenti intimi per la mamma destinati allo sgambo e ai bisogni fisiologici, a mangiare e bere
  • fondamentale è prevedere visite costanti alla cucciolata, parlando a voce soffusa
  • seguire un programma di stimolazione sensoriale neonatale, ovvero creare stimoli termici, tattili e di movimento. Facciamo qualche esempio pratico: ogni tanto può avvicinarsi e per 3-4 secondi stimolare dolcemente con un cotton fioc la zona tra le dita di ogni zampa; può adagiare il cucciolo su un asciugamano freddo e umido; sollevarlo delicatamente con entrambe le mani e tenerlo perpendicolare al pavimento in modo che la testa sia sopra la coda.
Foto di Paola Stella NAIROBI cucciolo di Australian miniature

Fase di transizione.

Presentiamogli il mondo.

Dalla terza settimana lo sviluppo fisico e del sistema nervoso è molto rapido: il cucciolo apre gli occhi, inizia a sentire e a reggersi sulle zampe; compaiono i primi denti e verso la 4 settimana inizierà a scodinzolare.

Comincia soprattutto a interagire con i fratellini, ad avere un certo grado di indipendenza dalla madre; a rispondere ai primi segnali dall’esterno.

Ecco che al programma di stimolazione sensoriale iniziale dovrebbe seguirne uno di arricchimento ambientale: l’allevatore dovrebbe presentare al cucciolo esperienze e situazioni diverse e interessanti, sempre nuove affinché possa liberamente interagire.

Vediamo quali:

  • Vicino alla “tana”(alla zona preposta al parto e alla gestazione) l’allevatore può lasciare una radio e una tv, accenderle ogni tanto e far ascoltare una canzone ai cuccioli. Può mettere un CD con dei rumori come tuoni, spari, botti e altri che intimoriscono i cani, prima a volume basso poi via via più alto. Insomma, sono protetti ma iniziano a far conoscenza con ciò che li circonda, col mondo reale ed è bene abituarli.

  • Oltre al senso dell’udito, occorre prestare attenzione alle sensazioni tattili: il cucciolo può interagire con oggetti diversi sia nella forma, nel colore che nei materiali; imparare a camminare su superfici diverse, come un tappeto, l’erba, il pavimento in legno e in piastrelle. Basta essere un po’ creativi e creare un’area dedicata con un piccolo percorso da fare per periodi molto brevi, distribuiti durante la giornata in modo da rispettare il suo ritmo circadiano, dove il sonno prevale di molto alla veglia.  
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Fase di socializzazione.

Socializzazione e apprendimento a 1000!

Come avrete capito, la presenza della madre e dei fratelli, l’ambiente in cui il cucciolo nasce e cresce il primo periodo (esattamente per i primi due mesi) influenzano il comportamento del soggetto adulto. Le attenzioni e le attività dell’allevatore o del privato contribuiscono a rendere il nostro futuro amico a quattro zampe ancora più robusto, equilibrato e pronto alla vita quotidiana.

Se il cucciolo viene staccato dalla madre e dai fratelli troppo presto, prima dei due mesi, e privato dei fattori ambientali potrebbe presentare difficoltà e patologie comportamentali.

I rischi maggiori sono la scarsa capacità a relazionarsi con gli altri cani (socializzazione intraspecifica) e con le persone (socializzazione interspecifica); timore o paura degli altri cani, delle persone, di alcune tipologie di persone mai incontrate prima o raramente viste (ad esempio le persone con l’ombrello, i bambini), del mondo esterno (rumori di biciclette, di automobili, ecc); scarsa capacità di distacco (non sa stare da solo a casa).

Talvolta le problematiche possono essere quasi o del tutto irreversibili: solo gli atteggiamenti materni trasmettono al cucciolo di acquisire  le posture corrette da utilizzare nelle interazioni, l’inibizione al morso, il comportamento di calma e autocontrollo.

Vediamo il lavoro che può fare l’allevatore in questa fase:

  • far superare al cucciolo piccoli ostacoli attivando i meccanismi mentali. Per far prendere confidenza con il movimento, può usare un carrello con rotelle o una pedana leggermente rialzata (con adeguate protezioni e sicuro al 100%) per spostamenti di pochi metri
  • metterlo in auto e fargli prendere confidenza con i rumori e il movimento dell’auto
  • fargli conoscere l’acqua, usando una piccola bacinella e stando attento alla temperatura.
  • abituare la cucciolata a stare dentro il Kennel (la gabbia per il trasporto), utilizzandolo all’inizio come “tana aperta” per poi chiudere la porticina progressivamente nel momento dei riposini
  • iniziare il lavoro con i giochi predatori quali palline e tiramolla: questi oltre a soddisfare un bisogno primario di “caccia simulata” saranno utili ai futuri proprietari come rinforzo sugli esercizi di educazione e sportivi
  • iniziare a allenare la parte cognitiva relativa all’apprendimento di alcuni esercizi basilari: il richiamo, la camminata con l’abituazione al collare e la costruzione dei primi passi con il Si eviteranno così situazioni spiacevoli a chi adotterà il cucciolo, che spesso si trova in difficoltà soprattutto nell’uso del guinzaglio
  • abituare la cucciolata al phon e alla spazzolatura, attività che risulta spesso sgradevole se non viene fatta nel modo corretto; per questo momento è possibile usare una parte del pasto dato che risulta molto sgradevole per il cucciolo. Si eviteranno così future paure nel cane che si dovrà sottoporre alla toelettatura
  • iniziare la parte di manipolazione: ovvero toccare in maniera decisa soprattutto le “zone calde” del cane, quali orecchie (pensate ad una otite), bocca (pensate di dover dare una pastiglia), zampe (pensate al veterinario che deve togliere una spiga tra le zampe o medicare una ferita), coda (pensate ad una zecca da togliere sulla coda). Inoltre sarebbe fondamentale riuscire a mettere il cucciolo a pancia all’aria o almeno steso in un lato per controllare la parte relativa alla pancia che è la più nascosta all’occhio umano
  • è importante incentivare la socializzazione tra i componenti della cucciolata, promuovendola in spazi più ampi e con superfici diverse (erba ad esempio)
  • è ideale inoltre che l’allevatore promuova, con le giuste precauzioni*l’interazione con gli umani, soprattutto i bambini. Gli umani durante le visite potrebbero dare cibo e giochi; prenderli in braccio e far loro delle carezze delicate in modo da sviluppare la socialità del cucciolo.

*Le precauzioni da adottare sono: disinfettare gli ambienti prima e dopo le visite, far usare agli ospiti i copri scarpa e il gel disinfettante per le mani. Questo evita il diffondersi, sia all’interno dell’allevamento che all’esterno, di malattie o parassiti interni.

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I test che potete fare voi per scegliere il cucciolo giusto.

Chiedete all’allevatore di fare 2 o 3 visite tra il 30° e il 50° giorno di vita del cucciolo, in modo da farvi un’idea sull’individuo da scegliere! Ovviamente un buon allevatore, che monitora la cucciolata tutti i giorni, avrà già fatto alcuni test e può consigliarvi sulla scelta migliore.

Non fermatevi alla prima impressione: per valutare un cucciolo ci vogliono diverse visite e diversi test!

Inoltre conta molto la capacità di risposta del cucciolo agli stimoli ambientali: alcuni sono più lenti e altri più veloci … anche se i genitori sono gli stessi!

Tenete anche conto che ogni razza ha le sue caratteristiche e quindi i risultati dei test saranno diversi a seconda della razza, del tipo di cucciolata e dell’individuo!Quindi prima di farli informatevi in modo approfondito sulle caratteristiche di razza.

Foto di Paola Stella NAIROBI cucciolo di Australian miniature

Ecco alcuni test che potete fare voi in qualità di futuri conduttori del cucciolo.

1-Test dei familiari

Valutate la componente fisica e caratteriale dei genitori e se possibile chiedete informazioni sui nonni, bisnonni e trisavoli.

2-Test genetici

Valutate la selezione genetica che ha fatto l’allevatore, evitando ad esempio che i genitori non siano fratello e sorella; inoltre informatevi sulle malattie ereditarie di quella specifica linea di sangue.

4-Test ambientale

Verificate sia l’igiene che gli spazi; inoltre valutate se intorno al cucciolo ci siano abbastanza stimoli (altri animali, persone, rumori, ecc,).

5-Test sanitari

Dovete assicurarvi che il cucciolo sia in salute; ecco cosa verificare:

  • OCCHI: assenza di rossore o scolo
  • DENTI: assicurarsi che la chiusura dei denti sia a posto e non soggetta a prognatismo o enognatismo (ad eccezione di alcune razze in cui è previsto)
  • ADDOME: assenza di ernie ombelicali
  • ORGANI GENITALI: la presenza dei due testicoli nel maschio (a volte scendono successivamente)
  • ORGANI URINARI: verificare che il cucciolo non abbia perdite involontarie (fimosi)
  • VITALITA’: il cucciolo deve essere vitale ad eccezione dei momenti di risveglio e successivamente ai pasti.
Foto di Paola Stella NAIROBI cucciolo di Australian miniature

6-Test sensoriali

  • TATTO E PERCEZIONE DEL DOLORE: accarezzare, toccare e dare un pizzicotto (senza esagerare con la pressione) al cucciolo che deve reagire ma non esageratamente.
  • UDITO: schioccare le dita mentre il cucciolo non vi guarda e verificare se percepisce il suono; ovviamente non deve spaventarsi!
  • VISTA: muovere un indumento o un gioco per verificare che il cucciolo ne segua il movimento con gli occhi
  • EQUILIBRIO: da terra, mettete il cucciolo a pancia all’aria e poi rilasciatelo: dovrebbe immediatamente girarsi e mettersi in piedi

7-Test d’avvicinamento

Avvicinatevi ad un passo normale alla cucciolata e accovacciatevi ad un metro di distanza.

Si possono verificare le seguenti situazioni:

  1. vieni verso di voi camminando in modo prudente ma con coda alta e atteggiamento festoso. è corretto
  2. viene verso di voi correndo e saltando con aria festosa e mordicchiando scarpe o vestiario. è corretto; è un cucciolo e ha un bisogno di masticare (oggetti, corna di cervo, legni,ecc.) più elevato della media, almeno fino al cambio dei denti
  3. viene verso di voi impedendo agli altri cuccioli di raggiungervi. Questa situazione può rappresentare un rischio: in età adulta potrebbe essere eccessivamente possessivo e/o tendere a dominare sugli altri cani
  4. sta in un angolo, è timoroso, si allontana da voi quando vi avvicinate, postura sottomessa, codina tra le gambe. Potrebbe avere paure, fobie e cattiva socializzazione
  5. è poco reattivo e inespressivo. Il rischio è depressione e apatia
  6. si muove continuamente come una scheggia impazzita e per lungo tempo. Potreste rendere un cane iperattivo

08-Test della docilità

Prendete il cucciolo, mettetelo su un fianco, tenetelo fermo e osservate la sua reazione:

  1. non oppone resistenza e aspetta il rilascio. è corretto
  2. si dimena ma solo per qualche istante per poi rilassarsi. è corretto
  3. non accetta la presa e inizia a dimenarsi, mordere, gridare, urinare, defecare, ha le pupille dilatate. Il rischio è che si tratti di un cane potenzialmente aggressivo o ansioso

09- Test del morso

Prendete un tira-molla (straccio o corda morbida), muovetelo davanti al cucciolo e aspettate la sua reazione:

  1. si avventa immediatamente in maniera aggressiva, ringhia sollevando le labbra, con coda dritta e tesa, si rifiuta per parecchio tempo di lasciare la presa nonostante le vostre richieste. Potreste trovarvi di fronte a un cane più da lavoro che da famiglia
  2. accetta di giocare, ringhia senza però sollevare le labbra, agitando la coda e dopo un po’ lascia la presa su vostra richiesta o perché è passato del tempo. é un comportamento di un cane attivo adatto alle famiglie
  3. va verso l’oggetto, lo annusa ma non lo morde; il cane sarà adatto a persone anziane
Foto di Paola Stella NAIROBI cucciolo di Australian miniature

10-Test d’isolamento

Quando il cucciolo ha più di 7 settimane potete fare questo test: prendete il cucciolo scelto e isolatelo dalla cucciolata andando in una stanza con i vostri familiari. Osservate la reazione del cucciolo:

  1. si sdraia in un angolo dimostrando indifferenza sia per il distacco dalla cucciolata che verso di voi. il rischio qui potrebbe essere di assenza di attaccamento e depressione
  2. abbaia e urla, non cerca la mamma e i fratellini e scappa dal tentativo di contatto perpetuato da voi. Il rischio: reazione asociale
  3. piange, uggiola e cerca la sua cucciolata. Reazione assolutamente normale. Se riuscite in quel momento a tranquillizzarlo, state già buttando le basi relative all’attaccamento e alla fiducia
  4. piange per un momento ma si tranquillizza subito con il vostro contatto o con le parole. Il comportamento è corretto e equilibrato

11-Test sui giochi e riporto dell’oggetto

Attirate l’attenzione del cucciolo con un gioco, adatto alla sua età e misura (valutate la grandezza del gioco in modo che sia afferrabile e di materiale idoneo) e lanciatelo a 1 o 2 metri di distanza. Come reagisce?

  1. rincorre il gioco, lo afferra immediatamente e lo porta verso di voi dopo che lo avete sollecitato con il richiamo: reazione ottimale per un futuro cane da riporto
  2. rincorre il gioco, prima lo esplora, lo afferra e poi lo abbandona: reazione parziale, lavorandoci potrebbe fare un buon riporto
  3. inizia a correre verso l’oggetto per poi abbandonare senza neanche prenderlo: dimostrazione di mancanza d’interesse, probabilmente il riporto non rientra nei suoi schemi motori
  4. non dimostra alcun interesse rimanendo impassibile: questo ci fa dubitare su possibili grandi prestazioni future nel riporto dell’oggetto

Al di là del riporto potete valutare l’attitudine del cane su oggetti di forma e grandezza diverse (ovviamente devono essere oggetti che non creino danno al cucciolo).

Partite con i classici: i giochi in peluche, palline, frisbee per cani, anelli di gomma, riportini in gomma o tessuto, ecc.

Successivamente potreste provare con una bottiglietta di plastica, portaocchiali, un riportino piccolo di legno, un astuccio di pelle o ferro (leggero), ecc.

Ovviamente mentre fate questi test dovete essere presenti e una volta finito togliere i giochi e metterli in un posto sicuro in modo che il cucciolo non possa prenderli e farsi male.

Foto di Paola Stella NAIROBI cucciolo di Australian miniature

12-Test della paura

Tra il 50° e il 60° giorno potete fare dei test che sono utili per capire il carattere del cucciolo.

Si espone il cucciolo a degli “stimoli avversativi” facendo moltissima attenzione alla distanza e all’intensità. Vediamo quali e come affrontarli:

  • Il meteorite in giardino

Mettete, senza farvi vedere dalla cucciolata, un sacco grande con dentro delle coperte vecchie nella zona in cui i cuccioli vanno a giocare; fate poi uscire i cuccioli tutti insieme e guardate la reazione: quale cucciolo sta davanti? Chi osa avvicinarsi? Quali cuccioli vanno ad annusare il sacco e quanto ci mettono per fare quel breve tragitto? Ripetete l’esperimento nei giorni successivi per capire chi reagisce meglio con il passare delle esposizioni allo stimolo.

  • Il fantasma in giardino

Chiedete ad un amico di prestarsi al gioco; prendete un lenzuolo e fateglielo indossare in modo che si copra. Fate uscire i cuccioli e osservate le differenti reazioni quando il fantasma muove le braccia sotto il lenzuolo. Anche in questo caso ripetete nei giorni successivi.

  • La festa in giardino

Simulate che nel vostro giardino ci sia un gruppo musicale che suona con degli strumenti bizzarri: coperchi di pentola, tamburi improvvisati con coperchi di plastica, nacchere fatte con bottiglie di plastica o lattine al cui interno ci sono dei sassolini, ecc.

Fate uscire i cuccioli assicurandovi che il gruppo musicale usi gli strumenti in maniera soft (rumore basso) e sia ad una distanza elevata (50 mt). Valutate la reazione e ripetete nei giorni.

E’ fondamentale aiutare i cuccioli a superare questi ostacoli usando una parte del pasto durante ogni singola prova fino a quando non arrivano a mangiare tranquillamente vicino agli “stimoli avversativi”.


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Scritto da Michele Bagnara.
Responsabile tecnico.
Istruttore cinofilo, Sociologo e Coach.
Tre qualifiche di Istruttore/educatore: FISC, CSEN e ENCI.


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